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I Condroprotettori

Pubblicato il 18 Luglio 2023

Prevenzione, sin dalla crescita

Cuccioli di taglia grande o gigante possono essere soggetti a tre patologie molto comuni: displasia d’anca, displasia di gomito, OCD (Osteocondrite dissecante). Nella fase di crescita l’apparato scheletrico e articolare del cucciolo è infatti soggetto ad un rapidissimo sviluppo e a un continuo e marcato rimaneggiamento. Un’alterazione dei delicati meccanismi che regolano la crescita ossea e un’alterazione dell’omeostasi articolare possono risultare nell’insorgenza di patologie da accrescimento.

I Condroprotettori

La displasia dell’anca nei cuccioli di cane è una patologia a carattere progressivo e degenerativo che interessa l’articolazione coxo–femorale (coscia-femore). Si tratta di una problematica in cui interagiscono fattori genetici, ambientali e nutrizionali che ne determinano l’insorgenza.

La causa fisiopatologica riconosciuta alla base della patologia è la crescita disarmonica e asincrona dell’apparato muscolare rispetto a quello scheletrico, da ciò deriva una lassità articolare che si riflette successivamente in un processo degenerativo a carico dell’articolazione. Tale processo può colpire più parti dell’articolazione determinando sclerosi dell’acetabolo, osteofitosi, ispessimento del collo del femore, fibrosi della capsula articolare ed infine sub-lussazione o lussazione completa della testa del femore.

La sintomatologia più evidente è l’instabilità del treno posteriore che si manifesta con ondeggiamento e debolezza della parte, andatura “a coniglio” durante la corsa, zoppicatura a freddo, difficoltà nel salire o scendere le scale o nel salire in macchina, ipomiotrofia dei muscoli della groppa, dolorabilità alla palpazione. L’espressione della sintomatologia e la gravità della stessa sono variabili e non sono sempre correlate con l’evidenziazione di anomalie a livello radiografico.

L’OCD (Osteocondrite dissecante) è una patologia conseguente a un disturbo di ossificazione. In fase di crescita il meccanismo di trasformazione della cartilagine in tessuto osseo si altera, la trasformazione in tessuto osseo rallenta determinando un aumento dello spessore dello strato cartilagineo che perde elasticità e resistenza per il ridotto apporto nutritivo.

Prevenire tali problematiche e proteggere la cartilagine di accrescimento per favorirne la corretta funzionalità, risulta quindi essenziale. Un’azione protettiva può essere esercitata dai condroprotettori per ossa e articolazioni, prodotti che hanno effetto protettivo, nutritivo o blandamente antinfiammatorio a livello articolare. Le sostanze che li compongono sono:

Il condroitinsolfato, una sostanza naturale, normalmente presente nella cartilagine, che viene utilizzata per la costruzione dei proteoglicani necessari al benessere dei tessuti articolari. Possiede inoltre un’azione di inibizione della neoangiogenesi, utile come coadiuvante per limitare l’infiammazione e il dolore delle patologie articolari, ossee e legamentose. La glucosammina è una delle costituenti dei dimeri che formano l’acido ialuronico, sostanza basilare per la sintesi dei proteoglicani, i “mattoni” della cartilagine articolare. Oltre all’effetto plastico, contribuisce a contrastare il dolore e l’infiammazione.

Attenzione alle taglie grandi

Alcune razze sono geneticamente più predisposte rispetto ad altre ad avere problemi articolari, tipicamente sono razze di taglia medio / grande.

Con il nome di “condroprotettori” si indicano una serie di sostanze capaci di prevenire/contrastare i processi artrosici degenerativi, promuovendo la normalizzazione della cartilagine articolare e del liquido sinoviale che la circonda e la nutre. I condroprotettori più utilizzati e studiati sono molecole endogene, cioè che ogni individuo produce autonomamente. Tuttavia, nel normale processo di invecchiamento, questa capacità di autoprotezione delle cartilagini articolari diminuisce, proprio a causa della diminuita capacità dell’organismo nel produrre condroprotettori in modo autonomo.

Proprio a causa di questo processo diventa necessario un apporto esterno che permetta all’articolazione di rallentare i processi degenerativi tipici dell’età, prevenendo così l’insorgenza di un’osteoartrosi invalidante. Lo stesso meccanismo carenziale si può innescare anche nel cane atleta proprio a causa dell’allenamento intenso cui è sottoposto.

Condroprotettori e cani atleti

Come anticipato esistono specifici casi in cui l’osteoartrosi può insorgere anche in giovane età, quindi non necessariamente legata al naturale processo di invecchiamento dell’animale. Esistono alcune razze animali, come anche alcune linee genetiche di provenienza, che risultano più predisposte alla comparsa di questo problema. In altri casi, invece, sono specifiche patologie che portano all’insorgenza del disturbo, come la displasia all’anca o quella del ginocchio, ma anche micro e macro-traumatismi dovuti all’esercizio, rotture di tendini e legamenti.

Infine, esistono fattori che aggravano l’osteoartrosi, primo fra tutti l’obesità, ma anche l’eccesso di esercizio fisico specie se questo viene richiesto “a freddo” senza preventivo riscaldamento e su soggetti poco allenati.

Quando sono presenti uno o più di queste fattori o concause, l’utilizzo preventivo di condroprotettori diventa estremamente utile.

Rinforzare le articolazioni del cane

Tra i più noti condroprotettori ricordiamo glucosammina e solfato di condroitina solfato che possono essere vantaggiosamente somministrati per via orale, meglio se già presenti negli alimenti che viene somministrato ogni giorno all’animale.

La glucosammina è un amminomonosaccaride, precursore dei glicosamminoglicani, i quali rappresentano la principale componente della cartilagine articolare. Proprio per questo la glucosammina aiuta la ricostruzione della cartilagine e previene l’artrosi.

La sua efficacia è massima se associata alla condroitina (anche essa meglio come solfato di condroitina). La condroitina solfato è un componente strutturale della cartilagine, alla quale conferisce resistenza ai traumi. Inoltre, la condroitina stimola la sintesi del collagene, principale proteina della cartilagine ed agisce come calamita per attirare l’acqua nel tessuto cartilagineo: l’effetto-cuscino della cartilagine è dovuto infatti al suo contenuto di umidità.

Un valido aiuto anche dagli omega 3

Da non dimenticare infine gli omega 3, acidi grassi insaturi che contribuiscono all’azione dei precedenti condroprotettori. Gli omega 3 sono acidi grassi essenziali, dalle molteplici qualità che, quindi altamente biodisponibili, sono in grado di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo che spesso si accompagnano a situazioni patologiche come l’osteoartrosi, ma anche all’attività sportiva in genere.

Utilizzare un alimento completo che apporti anche questi componenti risulta sicuramente vincente non solo per preservare il cane dalle patologie articolari derivanti dell’età che avanza, ma anche per dare una spinta più al cane sportivo e preservarlo dall’usura articolare dovuta alla performance atletica e all’allenamento.

Gli alimenti Prolife per cuccioli e cani di taglia media e grande contengono un’integrazione di glucosamina e solfato di condroitina, per supportare il benessere delle articolazioni in ogni fase di vita.

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