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Ritorno alle origini…di carnivori!

Pubblicato il 25 Gennaio 2021

Il cane e il gatto, in quanto in origine specie strettamente carnivore, raramente si nutrivano di alimenti ricchi di glutine, se non indirettamente, con l’attività predatoria di animali che abitualmente si alimentavano di cibi che lo contengono. Il loro organismo, pertanto, non è naturalmente predisposto alla digestione e all’assimilazione del glutine. Mano mano che il rapporto tra questi animali e l’uomo è divenuto più stretto, cane e gatto si sono parzialmente adattati a una dieta più variegata e, soprattutto il cane, molto simile a quella degli onnivori.
Come nell’uomo, però, il consumo massiccio di cereali ricchi di glutine ha portato a una progressiva sensibilizzazione nei confronti di questo componente.
Accanto a questa si sono poi sviluppate altre sensibilità, come quelle verso determinate fonti proteiche.
Scopriamo ora di cosa si tratta e come prevenire o limitare questi fenomeni con una corretta alimentazione.

Ritorno alle origini…di carnivori!

Cosa è il glutine? E come è fatto?

Il glutine è una sostanza lipoproteica che si origina dall’unione di due tipi di proteine, la gliandina e la gluteina, ed è presente prevalentemente nell’endosperma della cariosside di alcuni cereali come frumento, farro, segale, kamut e orzo. In natura, nei semi di origine, le proteine che compongono il glutine hanno la funzione di nutrire l’embrione durante la germinazione.

Perché avvengono le reazioni avverse al glutine?

La mucosa gastrointestinale è composta da cellule legate tra loro da alcune giunzioni strette che fanno sì che le cellule siano adese le une alle altre sino a chiudere completamente lo spazio che le separa. La funzione principale di queste giunzioni è garantire un certo grado di permeabilità della mucosa.
Il glutine è uno dei fattori che può incidere negativamente sulla permeabilità contribuendo ad “allentare” le giunzioni strette e ad aumentare di conseguenza la permeabilità dell’intestino.
A questo punto le molecole passano oltre la barriera intestinale e in alcuni casi determinano la produzione di anticorpi che a loro volta generano reazioni avverse.

Ritorno alle origini…di carnivori!

Non tutti i cani e i gatti manifestano sintomi di sensibilità o intolleranza nei confronti del glutine. Per rispettare, però, anche le esigenze dei soggetti sensibili è consigliato escludere il glutine da tutti gli alimenti, scegliendo fonti alternative di carboidrati.

Ma quali sono queste fonti di carboidrati?

Patata

Contiene un elevato contenuto di carboidrati (in particolare amido) ma anche di vitamine e minerali ed è priva di glutine.

Riso

È facilmente digeribile poiché il suo amido è costituito da granuli di piccole dimensioni che hanno un notevole potere assorbente dei succhi gastrici e dell’aria che sosta al livello gastrico.

Tapioca

La maggior parte dell’energia è data dai carboidrati che rappresentano circa il 95% del suo peso. La caratterizzano buona digeribilità e discreto apporto calorico.

Sorgo bianco

Contiene carboidrati ed è privo di glutine, è altamente digeribile e facilmente assimilabile oltre a contenere ferro, calcio, potassio e vitamine.

Ritorno alle origini…di carnivori!

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