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Gestione delle sensibilità alimentari, dal cucciolo all’adulto

Pubblicato il 4 Febbraio 2022

L’allergia alimentare, l’intolleranza o le ipersensibilità possono essere raggruppate sotto la definizione di reazioni avverse al cibo.
Sono spesso considerate la causa di malattie gastroenteriche croniche i cui segni clinici possono colpire il tratto gastroenterico o altri organi e apparati.
I principali componenti che possono causare allergia alimentare o reazioni avverse sono le fonti proteiche.
La diagnosi si basa principalmente sull’anamnesi alimentare e l’indagine clinica; il trattamento dietetico costituisce l’intervento principale per risolvere o limitare le conseguenze.
Le sensibilità possono colpire il cane adulto come il cucciolo. Nel caso di insorgenza di sintomi sin dalle prime fasi di vita è necessario pertanto scegliere un programma nutrizionale che inizi dallo svezzamento e prosegua nel corso della vita, un continuum che assicuri all’animale una condizione di benessere.

Gestione delle sensibilità alimentari, dal cucciolo all’adulto

Il Cucciolo Sensibile

Sin dalla nascita, e durante tutta la fase dell’accrescimento, i cuccioli possono manifestare fenomeni di ipersensibilità alimentare con manifestazioni evidenti sia a carico dell’apparato gastrointestinale che di quello tegumentario (cute e annessi cutanei).

Non è possibile ricondurre direttamente gli effetti generati da alcune sostanze sullo stato di salute dei nostri cani; proteine animali, glutine, cereali, additivi conservanti e coloranti… è difficile isolare tra questi uno o più elementi responsabile delle sensibilità alimentari.
Se parliamo di proteine animali, è piuttosto complicato individuarne una che metta al riparo l’organismo animale dalle reazioni avverse al cibo.
Di solito si sceglie di escludere formulazioni fatte con proteine convenzionali, utilizzando le diete privative, o scegliendo proteine mai usate prima.

Nonostante negli anni la qualità degli alimenti destinati ai cani sia notevolmente migliorata, è comunque cresciuto il fenomeno delle ipersensibilità alimentari, già nei primi mesi di vita dei nostri pet.
Ma come possiamo scoprire se il cucciolo è affetto da sensibilità? E come gestire la sua alimentazione? Scopriamolo insieme!

Gestione delle sensibilità alimentari, dal cucciolo all’adulto

La crescita

Durante i primi mesi di vita, in funzione della razza e della fase di sviluppo del cucciolo, bisogna tenere conto del fatto che il cane, per svilupparsi in modo sano e corretto, ha bisogno di ricevere i nutrienti fondamentali.
Nei primi dodici mesi di vita avviene il rapidissimo sviluppo del sistema immunitario che assicura la protezione complessiva naturale del cucciolo.
Durante l’allattamento, il cucciolo riceve gli anticorpi direttamente dal colostro del latte materno.
Con lo svezzamento, i livelli di anticorpi si abbassano e le difese naturali si riducono drasticamente proprio mentre il sistema immunitario è in fase di sviluppo.
L’immunità resta bassa fino ai cinque mesi. È importante sapere, quindi, che quando il cucciolo va a vivere nella nuova famiglia è nel pieno dell’abbassamento delle difese immunitarie.
Oltre che all’inizio di un periodo in cui attraversa cambiamenti fisiologici enormi, si trova a vivere una condizione destinata a durare uno o due anni, a seconda della taglia. In questo periodo è essenziale fornire all’animale un’alimentazione che garantisca il corretto apporto di sostanze nutritive e
calorie, per il benessere di lungo periodo dell’animale
.

Crescita e sensibilità
Può accadere che le intolleranze alimentari si manifestino nel periodo di transizione tra l’età giovanissima e l’età giovane, e tra l’età giovane e la fase adulta, ogni volta che si modifica cioè il regime alimentare del cucciolo.
Queste transizioni sono delicate: devono avvenire con gradualità, miscelando per un certo periodo l’alimento vecchio con quello nuovo. Una brusca variazione di dieta può scatenare reazioni di intolleranza latente, compromettere la buona digestione con gravi risentimenti intestinali.

Cuccioli ipersensibili: stile di vita, taglia e alimentazione
Per natura, razza, taglia, per lo stile di vita o per varie cause ambientali alcuni cuccioli sono più sensibili di altri. Alcune razze tendono ad avere una pelle delicata, un mantello poco brillante o a presentare intolleranze digestive.
Una maggior delicatezza può dipendere dalla scarsa attività fisica, dall’eccessiva costrizione in appartamento, dallo stress e dalla solitudine.
Cambiamenti di stagione e di temperatura posso incidere notevolmente.
Quando un cane inizia a sensibilizzarsi verso un determinato tipo di ingrediente, non manifesta da subito un problema evidente ma nel suo organismo si attivano dei processi cronici che, in breve tempo, portano poi all’estrinsecazione della patologia.
Solitamente i cani si mostrano particolarmente sensibili nei confronti dei cereali ad elevato contenuto di glutine e con alto indice glicemico, manifestando problematiche principalmente cutanee e gastro-enteriche (o le une e le altre insieme).

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