Impariamo a leggere l’etichetta: Rapporto calcio/fosforo
Pubblicato il 21 Dicembre 2022
Il calcio svolge due importanti funzioni nel corpo. La prima è di essere la principale componente strutturale di ossa e denti. La seconda è quella di essere coinvolto nel trasferimento di informazioni tra le cellule e nella trasmissione di impulsi nervosi. Il fosforo è il secondo più grande costituente delle ossa e dei denti, ma rappresenta anche una componente strutturale dell’RNA e del DNA, nonché dell’ATP e dei fosfolipidi di membrana. Esso è essenziale per la crescita e la differenziazione cellulare, per il consumo di energia nonché per la formazione di amminoacidi e proteine.
Un corretto apporto di calcio…
La quantità di calcio presente nella dieta può influenzarne il suo assorbimento a livello intestinale ma non tutto quello presente nella razione viene assorbito poiché i coefficienti del suo assorbimento dipendono anche dall’età e dalla taglia dell’animale, dallo stato e dalla forma in cui esso si trova nella dieta e dalla via di assorbimento intestinale che risulta più attiva. Infatti, a livello intestinale l’assorbimento di calcio viene regolato attraverso due meccanismi. Il primo e il principale è un meccanismo transcellulare attivo, saturabile, regolato principalmente dalla vitamina D che avviene nel duodeno e nel digiuno prossimale. Il secondo è un meccanismo passivo, presente soprattutto nei cuccioli, che non dipende dall’attività della vitamina D ma dalla quantità di calcio presente negli alimenti ingeriti.
Il fatto che la via passiva sia influenzata dalla quantità di calcio presente nella dieta e che questa sia particolarmente attiva nel cucciolo fa capire quanto sia importante monitorare con precisione la concentrazione di calcio che contiene la razione per un animale in accrescimento al fine di evitare un suo eccesso o una sua carenza nell’organismo.
Un eccesso di calcio alimentare, in un animale in accrescimento, aumenta il rischio che esso sviluppi alterazioni scheletriche. In un adulto, invece, può predisporre l’animale allo sviluppo di nefrosi, all’ingrossamento delle giunzioni costocondrali nonché, aumentando l’escrezione urinaria di calcio, favorire la formazione di precipitati che lo contengono.
…e di fosforo
Studi recenti hanno messo in evidenza una possibile relazione, nel gatto, tra un elevato apporto di fosforo alimentare e un maggior rischio di sviluppare una patologia renale cronica, soprattutto quando la principale fonte di fosforo non è rappresentata da alimenti naturali ma da sali contenenti fosforo inorganico.
Ciò dimostra come ci sia uno stretto legame tra questi due minerali e come la regolazione della loro omeostasi dipenda da ormoni, sostanze e meccanismi comuni. Proprio per questa ragione, quando si valuta il loro contenuto nella dieta, non bisogna solo guardare le quantità dei due minerali, presi singolarmente, ma anche il rapporto calcio/fosforo che contiene la razione. Infatti, il corretto assorbimento di calcio e fosforo dipende anche da questo rapporto. Se, ad esempio, la dieta contiene un eccesso di calcio, rispetto al fosforo, il calcio forma un complesso insolubile con il fosforo con conseguente diminuzione dell’assorbimento di quest’ultimo. Allo stesso modo alti livelli di fosforo o di fitati nella dieta possono inibire l’assorbimento di calcio.
Il rapporto calcio/fosforo secondo FEDIAF
Il rapporto calcio/fosforo, secondo FEDIAF, deve rispettare dei valori minimi e dei valori massimi. Il minimo è uguale per tutti e corrisponde a 1:1, mentre il massimo varia a seconda dell’età dell’animale, dello stato fisiologico e della taglia. Nelle prime fasi dell’accrescimento e in riproduzione, nel cane, il limite massimo indicato è di 1,6:1 mentre nell’adulto di 2:1.
Nella seconda fase di accrescimento il valore si differenzia a seconda della taglia dell’animale: per i cani che da adulti peseranno meno di 15 kg il limite massimo è di 1,8:1 mentre per quelli che arriveranno a pesare più di 15 kg resta di 1,6:1
Nel gatto in accrescimento FEDIAF indica un massimo di 1,5:1 mentre nell’adulto di 2:1.
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