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Impariamo a leggere l’etichetta: Energia Metabolizzabile

Pubblicato il 16 Novembre 2022

Il fabbisogno calorico del cane del gatto è un parametro che, molto spesso, i pet owner non conoscono o sottovalutano. In realtà, così come per l’uomo, capire o saper calcolare quali e quanti nutrienti dare al nostro pet può esserci utile per capire se lo stiamo alimentando bene o se ha delle carenze, che a lungo andare potrebbero portare delle patologie. Partiamo, innanzitutto, col dire che determinate informazioni e calcoli spettano al veterinario nutrizionista che conosce il nostro cane, tuttavia acquisire delle brevi nozioni sull‘alimentazione del cane, per i pet owner, può essere utile.

Impariamo a leggere l’etichetta: Energia Metabolizzabile

Anche il cane e il gatto, come l’uomo, non utilizzano tutta l’energia contenuta negli alimenti; parte di questa viene infatti perduta attraverso le feci, le urine e i processi metabolici di digestione, assorbimento e trasformazione dei nutrienti. In veterinaria, il valore energetico di un alimento viene per questo più correttamente espresso in energia metabolizzabile (EM), derivata dalla sottrazione dell’energia perduta a quella grezza dell’alimento: pertanto l’EM è l’energia disponibile a digestione completata. Questo valore, che sta alla base di calcoli che sono utilizzati da medici nutrizionisti veterinari per elaborare diete, va, ovviamente, combinato con altri coefficienti e fattori variabili.

IL FABBISOGNO ENERGETICO BASALE DEL CANE

Tutte le calorie assimilate dall’organismo, come detto, non vengono usate per muoversi o per le funzioni basilari, ma sono impiegate durante la digestione e parte sono espulse. Entra in gioco, a questo punto, quello che viene chiamato fabbisogno energetico basale, ovvero l’energia consumata dal cane che non effettua particolare movimento, a digiuno e ad una temperatura ambiente neutra. Essendo, però, un concetto puramente teorico, poiché soggetto a diverse variabili che non sono sempre statiche nella vita di tutti i giorni, col tempo è stato sostituito dal fabbisogno energetico di mantenimento, cioè l’energia consumata da un cane adulto con attività fisica nella media, in condizioni termiche temperate.

LE VARIABILI CHE INCIDONO SUL FABBISOGNO ENERGETICO

La Razza
È il parametro principale che incide sul fabbisogno calorico di un cane. Alcuni cani sono più attivi e muscolosi di altri, i levrieri, per esempio, sono magri e veloci ed usati come cane da corsa, altri come Labrador e Beagle sono tendenti al sovrappeso.

Comportamento del cane
Un parametro, anch’esso essenziale, è quello comportamentale. Un cane attivo consuma, naturalmente, più energie di un cane sedentario e calmo.

Temperatura ambiente
La componente climatica gioca, anch’essa, la sua parte, poiché un clima più caldo o più freddo fa risparmiare o consumare più energie, anche stando fermi. Oppure pensiamo ai cani da slitta, che fanno molto movimento a temperature bassissime.

Stato fisiologico
Anche la condizione del cane è molto importante, a seconda che si trovi in fase di pre-svezzamento, post- svezzamento, fase adulta, gravidanza o allattamento, senilità.

Stato sanitario del cane
La componente energetica è da variare anche e, soprattutto, in caso di un cane affetto da malattie quali tumore, diabete, obesità.

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