Medico veterinario: La digeribilità
Pubblicato il 13 Aprile 2022
Cosa è la digeribilità?
La digestione è definita, in ambito fisiologico, come la funzione dell’organismo per la quale gli alimenti ingeriti sono scomposti, eventualmente modificati e resi disponibili per l’assorbimento.
Questa definizione ci permette di capire come la digestione e l’assorbimento dei nutrienti siano due cose diverse; l’assorbimento è un passaggio successivo rispetto alla digestione, è quello che compiono solo alcune delle sostanze “semplificate” e scomposte dal processo di digestione che possono poi entrare all’interno del circolo ematico e quindi arrivare ai diversi organi. Se un alimento complesso non viene digerito, non può essere assorbito, finisce nelle feci e non interessa alcun distretto organico.
Il coefficiente di digeribilità
Da queste indicazioni si può comprendere che un alimento ha il coefficiente di digeribilità massimo quando, dopo esser stato digerito diventa completamente assimilabile dall’organismo, minimo (ovvero nullo) quando nessuna delle sue componenti può essere assimilata dal corpo dell’animale.
Una digeribilità di un alimento del 100% significa, quindi, che l’animale lo assorbe completamente e che nessuna parte di quell’alimento si ritrova nelle feci; viceversa, una digeribilità dello 0% indica che tutto l’alimento è finito nelle feci (un pezzo di legno mangiato da un cane ha digeribilità dello 0%, per esempio, perché non viene assorbito). La digeribilità di un alimento deve prendere in considerazione diversi parametri. In primis va considerato, naturalmente, l’alimento in sé, che può presentare una maggiore o minore digeribilità a seconda della sua struttura di base (una piuma, ad esempio, ha una digeribilità prossima allo 0%). Altro aspetto determinante è il trattamento tecnologico che eventualmente ha subito (es.
nell’uomo una bistecca bruciata dal fuoco, ad alta temperatura, subisce una forte perdita di digeribilità, una bistecca idrolizzata, cioè predigerita per via enzimatica in laboratorio, subisce invece un aumento di digeribilità). Bisogna considerare inoltre anche l’animale e la sua condizione, perché la digeribilità dipende dalla funzionalità degli organi digestivi; ad esempio un ingrediente molto digeribile risulterebbe molto meno digeribile in un cane con gravi problemi gastrici, rispetto ad un cane completamente sano.
Quali sono i parametri che influenzano la digeribilità della carne fresca?
I parametri che influenzano la digeribilità della carne fresca sono svariati, e suddividibili in estrinseci e intrinseci:
> Intrinseci: la carne fresca è dotata di una struttura e di una disposizione aminoacidica delle proteine tale da generare un alto grado di digeribilità; quindi non è sufficiente fornire solo proteine animali, ma bisogna focalizzare l’attenzione sulla carne fresca e sui coefficienti nutrizionali. La capacità digestiva di cani e gatti è superiore a quella dell’uomo, ma la differenza la fa anche il costituente; se usiamo carne fresca disossata apportiamo sicuramente componenti pregiate, prive di ossa, che vanno a migliorare il valore nutrizionale e l’indice di digeribilità.
> Estrinseci, tra questi la cottura dell’alimento. Il trattamento termico che trasforma un alimento industriale fresco in un alimento cotto (dry) è definito estrusione. Si tratta di un processo termico necessario a trasformare i costituenti premiscelati in crocchette. I sistemi tecnologicamente evoluti utilizzati nella produzione degli alimenti Prolife ci consentono di lavorare a temperature più basse tali ingredienti così da garantire il rispetto dei valori nutrizionali e il mantenimento di un alto grado di digeribilità.
Le carni fresche che usiamo per Prolife sono inoltre esposte a un unico trattamento termico, durante l’estrusione, per mantenerne inalterate le caratteristiche nutrizionali; al contrario delle farine che devono subire un invasivo processo di cottura per essere preparate.
Partendo da tali presupposti e fondamenti scientifici, e per rispettare la natura primordiale del cane e del gatto, abbiamo scelto di mettere carne fresca e pesce fresco come prima voce nella lista degli ingredienti di tutti gli alimenti Prolife. La nostra carne fresca, proveniente prevalentemente da allevamenti italiani o, in alcuni casi europei, viene sottoposta a una rigida selezione a monte, per scegliere solamente le parti migliori, e viene sottoposta a un processo di disossatura, o di diliscatura nel caso del pesce. Ciò consente di elevare maggiormente il valore nutrizionale delle proteine apportate e, pertanto, la sua qualità