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Il cucciolo… consigli sull’educazione

Pubblicato il 26 Gennaio 2021

È importante capire quali sono le regole etologiche del cucciolo (cioè cosa gli dice il suo istinto), per imparare a interpretare i suoi comportamenti e saperlo educare come farebbe la sua mamma.
Il cane è un animale sociale (proprio come l’uomo!), e in natura la sua famiglia è il branco, un nucleo all’interno del quale si sente protetto e al sicuro e nel quale ci sono delle regole precise.
All’interno di questo gruppo sociale è sempre presente un “leader”: il soggetto più saggio, più forte, che si prende cura di tutti gli altri.
Per un cane è importantissimo che nella famiglia in cui vive ci siano dei rapporti sociali chiari: ha bisogno di sapere che fa parte di essa e qual è il proprio ruolo al suo interno.
Sei tu che devi ricoprire il ruolo di leader: questo deve essere chiaro al cane e risponderà al suo bisogno naturale di avere delle regole precise da seguire. In questa fase il cucciolo è un po’ come un bambino, che ha bisogno di sapere dai genitori cosa è giusto e cosa è sbagliato in modo chiaro e coerente.
La coerenza è importantissima per il cane: se per un dato comportamento viene premiato e poi in seguito punito, andrà in confusione e non capirà. Ad esempio se lasci che Teo ti salti addosso quando sei in tuta da ginnastica, non puoi poi sgridarlo se lo fa quando sei vestito con abiti eleganti! Un leader che non è coerente nei suoi comportamenti perde di credibilità, e il suo ruolo viene messo in discussione.
Ricorda che fino ai tre mesi di vita il cucciolo è nella fase più recettiva, nella quale sarà più facile educarlo: approfittane! Insegna a Teo pochi comandi, usando sempre gli stessi termini e pronunciandoli in modo chiaro, ad esempio “NO!”, “SEDUTO” o “VIENI”. Lui non può capire le nostre parole, ma si ricorderà il suono dei termini che gli insegnerai, ed imparerà ad associarli a un’azione.
Ricorda che con i cuccioli non è necessario alzare la voce: hanno un udito molto fine e rischieremmo solo di spaventarli.
Approfitta del momento della somministrazione del cibo per i primi insegnamenti: Teo sarà particolarmente recettivo sapendo di ricevere in premio la pappa.
Ad esempio per insegnargli a sedersi puoi tenere la ciotola in una mano, pronunciare il comando “SEDUTO” e contemporaneamente con la mano libera premere con delicatezza sul suo fondoschiena per farlo sedere. Appena lo fa, premialo dandogli la sua pappa e con un complimento. Sarà sufficiente ripetere l’operazione per qualche giorno perché Teo capisca il meccanismo!
La regola più importante per educare un cucciolo è questa: è più efficace premiarlo quando si comporta bene, che punirlo quando si comporta male.

Il cucciolo… consigli sull’educazione

I premi
Il metodo migliore per insegnare a Teo ciò che deve fare è dunque premiarlo quando fa la cosa giusta, anche se ciò avviene per caso. Se ad esempio ti accorgi che si sta sedendo, digli “SEDUTO” e poi premialo: un pò alla volta assocerà il comando all’azione.
Come premio sarà sufficiente un complimento detto in tono affettuoso e soddisfatto, accompagnato da una carezza. L’utilizzo di bocconi prelibati, ad esempio biscotti per cani, è bene che non sia abituale, per evitare che Teo aumenti di peso.
Se fa qualcosa che non deve, fermati, pensa a cosa vuole ottenere e non esaudire il suo desiderio; col tempo l’atteggiamento diventerà sempre meno frequente: perché spendere energie per non ottenere nulla? Di regola i premi vanno dati alla fine dell’azione desiderata, ad esempio quando ha finito di fare pipì nel posto giusto. Per insegnare a Teo a rispondere al richiamo accucciati e chiamalo utilizzando un tono dolce, poi premialo quando arriva. Non premiarlo mai gratuitamente! Ma solo per un giusto motivo.

Le punizioni
A volte potrà essere necessario rimproverare Teo. Evita le punizioni fisiche, ma piuttosto ignoralo: è la punizione peggiore per lui, che cerca solo di avere le tue attenzioni. Ad esempio puoi incrociare le braccia e guardare in un’altra direzione, in modo che sia chiara la tua intenzione di non prestargli attenzione. Quando lo rimproveri non alzare la voce, ma usa un tono duro e secco: sarà più efficace.
Quando vuoi essere autorevole guardalo dritto negli occhi, come farebbe un leader. Al contrario evita di guardarlo insistentemente, e quindi di farlo sentire osservato, quando vuoi metterlo a suo agio. Un’altra possibilità è quella di punirlo imitando le punizioni che metterebbe in atto la mamma. Ad esempio la cagna afferra i cuccioli per la collottola, senza mai fargli male: puoi imitare questo gesto prendendo un po’ della pelle del collo di Teo con una mano e scuotendo leggermente.
Altre volte la mamma per rimproverare i cuccioli li tiene con una zampa acquattati o a pancia all’aria, finché si calmino: anche questa è una cosa che puoi facilmente imitare. Le punizioni, al contrario dei premi, vanno date durante l’azione indesiderata e interrotte quando il cucciolo ha capito, cioè quando assume un atteggiamento di “sottomissione” (ad esempio si acquatta, si sdraia su un fianco o si mette a pancia all’aria). Le punizioni fatte a posteriori, anche solo qualche minuto dopo la marachella, sono assolutamente inutili perché il cucciolo non è più in grado di collegare i due eventi.
Evita di mandarlo a cuccia dopo una sgridata, in modo che il suo rifugio non si trasformi in un luogo di punizione. Infine, ricorda che “fare la pace” ha un’importanza sociale anche fra gli animali!

Il linguaggio dei cani
Come già detto Teo non capirà le tue parole, ma capirà i toni della tua voce, i tuoi atteggiamenti e spesso percepirà i tuoi stati d’animo. Tu, a tua volta, non potrai sempre capire ciò che lui sta cercando di comunicarti, ma pian piano imparerai a conoscerlo e ad interpretare i suoi comportamenti meglio di quanto ti aspetti. E’ il “linguaggio non verbale”. Se è vero che ogni cane è un soggetto a sé e ha dei modi tutti suoi di comunicare con te, è anche vero che alcuni atteggiamenti sono tipici della specie e valgono per tutti i cani.

Ecco alcuni esempi:

Il cucciolo… consigli sull’educazione

Come educare Teo a fare i suoi bisogni fuori di casa?
Se il tuo desiderio è quello di insegnargli a fare i suoi bisogni quando
lo accompagni fuori per la passeggiata, puoi seguire questi consigli.
Porta fuori Teo dopo ogni pasto, dopo ogni pisolino e anche dopo
che ha giocato: sono questi i momenti in cui in genere ne ha bisogno.
L’ideale sarebbe non utilizzare né giornali né pannoloni, o si rischie-
rebbe di fargli capire che ci sono delle circostanze in cui si può fare pipì in casa.
Al massimo il giornale può essere utilizzato nei primi giorni, posizionandolo vicino alla sua cuccia, ma è bene eliminarlo il prima possibile. Considera che in natura i cuccioli fanno i loro bisogni nella tana, e che quindi per loro sarebbe giusto farli in casa! Ricorda, ancora una volta, che il metodo corretto consiste nel premiarlo quando fa la pipì fuori, e non nel punirlo se la fa in casa.
Evita assolutamente di rimproverarlo se lo cogli in flagrante mentre fa i suoi bisogni nel posto sbagliato: Teo capirebbe che non deve farli quando ci sei tu, e in seguito durante le passeggiate si tratterrebbe per non essere punito, e li farebbe poi a casa quando non lo guardi. Se ti accorgi che sta per fare pipì in casa (ad esempio se annusa e gira in tondo), distrailo, magari con un gioco e portalo subito fuori così che possa liberarsi. Quando lo porti fuori e lui fa i suoi bisogni, aspetta che termini e poi premialo con un “BRAVO!”, o con un buon boccone. In tutto ciò considera che il cucciolo fino al quarto mese non è perfettamente in grado di trattenere i suoi bisogni, per cui non essere troppo severo! Infine: ricordati di raccogliere sempre i suoi escrementi, non solo in casa ma anche all’esterno. Quando andate a passeggio porta sempre con te paletta e sacchettino, per poter pulire quando sporca.
Negli ambienti chiusi puoi pulire i pavimenti che ha sporcato con un disinfettante organico (non usare cloro o derivati ammoniacali) e poi strofinare con alcool: questo accorgimento toglierà accuratamente gli odori, che potrebbero portare Teo a sporcare di nuovo nello stesso punto.

Il gioco
I primi giochi, quelli coi fratelli sotto lo sguardo attento della mamma, sono fondamentali per il cucciolo per imparare le regole dello stare insieme, per riconoscere le proprie capacità, i propri limiti, e imparare a controllarsi. Ad esempio interagendo con i suoi fratelli impara a controllare l’intensità dei propri morsi (morso inibito): quando esagera fa male al compagno di lotta e ottiene un risultato per lui terribile, cioè l’interruzione del gioco.
Per te e Teo il gioco è prima di tutto un divertimento, ma è anche un momento importante: per te perché è un modo per educare il tuo amico a imparare a comunicare con lui, per Teo perché riesce ad esprimere in modo innocuo comportamenti innati come la caccia.

Che bello mordicchiare
Come noi, anche il cane ha una dentizione da latte ed una definitiva. Teo ora ha 28 denti e quando sarà adulto ne avrà 42. I denti da latte cominciano a spuntare a 3-4 settimane e in un mese e mezzo circa sono tutti sviluppati. Quelli definitivi cominciano a spuntare a 3-4 mesi, a 6 mesi la dentatura di Teo sarà completa. Sarà proprio in questa fase di passaggio, tra i 3 e i 6 mesi, che Teo sentirà l’esigenza di “farsi i denti” e mordicchiare sarà per lui una necessità fisica e comportamentale.
Per evitare che prenda di mira il tuo mobile preferito o qualcosa di pericoloso, è bene fornirgli qualche oggetto adatto allo scopo. In commercio esistono molti giochi che servono proprio a questo, prendine qualcuno scegliendo forme e colori diversi. Quando Teo comincia a mordicchiare la gamba del tavolo interrompilo con un “NO!” secco, quindi chiamalo a te e proponigli in alternativa un gioco interessante. Non fargli mollare la presa del mobile sostituendolo col gioco: penserebbe che lo stai premiando perché mordeva la gamba del tavolo! Se invece prima lo chiami a te e poi lo premi capirà che è stato premiato perché ha risposto al richiamo.

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Collare o guinzaglio
E’ buona cosa che tu abitui fin dai primi giorni Teo a portare un morbido collare. Se sei preoccupato che possa rovinargli il pelo, o che possa impigliarsi da qualche parte, pensa a quali e quanti vantaggi ti dà e non avrai più dubbi.
Il collare può essere in diversi materiali (nylon, stoffa o morbidissima pelle), l’importante è che non sia troppo stretto: tra collo e collare dovrebbe passare almeno un dito, e andrà allentato mano a mano che il cucciolo cresce. Inizialmente mettiglielo alcuni minuti al giorno, mentre fa un’attività piacevole come mangiare o giocare, poi gradualmente lasciaglielo addosso sempre più a lungo.
Quando si sarà ben abituato al collare potrai, con la stessa gradualità, iniziare col guinzaglio. Scegli un posto conosciuto, meglio se in casa e, prima di metterglielo per la prima volta, faglielo annusare e ispezionare, in modo che si accerti che non è una cosa pericolosa. Comincia col lasciarglielo agganciato al collare penzolante senza impugnarlo e prova ad insegnargli a stare vicino a te in questo modo.
Basta che tu stia leggermente chinato verso di lui con un oggetto interessante o un boccone in mano: se ti salta addosso o si agita ritira il premio, appena sta tranquillo accanto a te invece daglielo, e il gioco è fatto! A questo punto potrai impugnare il guinzaglio e farti seguire, sempre proponendogli una ricompensa e lentamente passare dalla posizione chinata a quella eretta.
Se quando il guinzaglio si tende Teo si blocca, chiamalo dolcemente e premialo quando si avvicina. Non strattonare mai il guinzaglio: se lui “tira” fermati, e riparti solo quando ti si avvicina. In questo modo imparerà che si va avanti solo se il guinzaglio non è teso.

Le prime passeggiate
E’ molto importante che Teo si abitui fin dai primi giorni a vedere altri cani, altri animali e persone sconosciute, a fare insomma esperienze diverse. Bisogna incoraggiarlo ad avvicinarsi agli altri animali e a interagire con loro in modo che impari a socializzare.
Non avere paura che un cane adulto lo aggredisca, l’interazione è importante! Difficilmente un adulto infastidito da un cucciolo troppo insistente andrà oltre l’avvertimento, ma sicuramente saprà insegnargli qualcosa, anche solo con un breve incontro.
Ricorda che tenendolo isolato dagli altri cani i pericoli sono molto maggiori di quelli che si corrono lasciandolo interagire. Porta spesso Teo in luoghi affollati e rumorosi, perché in futuro non li tema. Lascialo avvicinare da bambini: è importante che faccia il prima possibile tutte le esperienze che potrà rivivere da adulto. Segui questi consigli anche se Teo non ha ancora terminato il suo programma vaccinale, aspetta solo di averlo portato a termine prima di portarlo nelle zone maggiormente frequentate da altri cani. Se poi desideri un aiuto in più per insegnare a Teo a socializzare divertendosi, il tuo veterinario di fiducia saprà sicuramente consigliarti una buona “Puppy Class”. Si tratta di corsi di gruppo tenuti da addestratori professionisti pensati per i proprietari e i loro cuccioli, nei quali questi ultimi imparano ad interagire tra loro e con le persone e tu potrai imparare a capirli e a farti capire.

Il cucciolo… consigli sull’educazione
Group of puppy dogs in front of white background, studio shot

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